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In arrivo il Decreto Salva Casa 2024: via libera del CdM

decreto salva casa

Il Consiglio dei Ministri ha dato l’ok al nuovo Decreto Salva Casa, fortemente voluto dal Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

Questo provvedimento si concentra principalmente sui casi di minore gravità, introducendo tolleranze costruttive variabili tra il 2% e il 5%. L’obiettivo è semplificare il lavoro degli uffici comunali e restituire piena funzionalità agli immobili dei proprietari legittimi.

Ecco le principali novità introdotte.

Edilizia libera

Grazie al Decreto Salva Casa, le vetrate panoramiche amovibili (Vepa) sono ora considerate edilizia libera, inclusi gli usi per chiudere porticati interni.

Anche le strutture di protezione dal sole e dalle intemperie, come tende e pergolati, rientrano in questa categoria, purché non creino spazi chiusi permanenti.

Tolleranze costruttive

Il Decreto Salva Casa introduce nuove tolleranze costruttive per interventi realizzati entro il 24 maggio 2024:

  • 2% per superfici superiori a 500 metri quadri
  • 3% per superfici tra 300 e 500 metri quadri
  • 4% per superfici tra 100 e 300 metri quadri
  • 5% per superfici inferiori a 100 metri quadri

Tolleranze esecutive

Le tolleranze esecutive coprono irregolarità geometriche, modifiche minori alle finiture degli edifici e diversa collocazione di impianti e opere interne.

Per interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, il Decreto Salva Casa stabilisce che debbano includere:

  • Dimensioni ridotte dell’edificio
  • Mancata realizzazione di elementi architettonici non strutturali
  • Irregolarità esecutive di muri esterni ed interni
  • Differente ubicazione delle aperture interne
  • Esecuzione difforme di opere di manutenzione ordinaria

Semplificazione dell’accertamento di conformità

Prima, l’accertamento di conformità richiedeva la “doppia conformità” alla normativa edilizia e urbanistica sia al momento della realizzazione dell’opera sia al momento della presentazione dell’istanza.

Con il decreto “Salva Casa”, questa doppia conformità sarà necessaria solo nei casi più gravi.

Introduzione del silenzio assenso

Il decreto abbandona il “silenzio rigetto” in favore del “silenzio assenso”: se l’amministrazione non risponde entro i termini, la richiesta si considera approvata. Specificamente:

  • 45 giorni per risposte a permessi in sanatoria
  • 30 giorni per la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)

Per immobili soggetti a vincoli paesaggistici, si possono aggiungere fino a 180 giorni.

Stato legittimo dell’immobile

Il Decreto Salva Casa riduce gli oneri amministrativi per i cittadini: per dimostrare lo stato legittimo di un immobile basterà presentare il titolo relativo all’ultimo intervento edilizio, anche in sanatoria.

Le parziali difformità sanate contribuiranno a dimostrare la legittimità dell’immobile.

Quando entra in vigore il Decreto Salva Casa?

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è attesa per il 27 maggio 2024.

Il Decreto nasce con lo scopo di dare un forte impulso al mercato immobiliare, rallentato negli ultimi anni dalla crescita dei tassi di interesse e dalla stretta sul credito da parte degli istituti bancari.

Aumentando l’offerta di immobili, l’obiettivo è quello di abbassare il costo di vendita e affitti, dando nuovo slancio al settore e quindi all’economia del Paese.

Vuoi capire se il tuo immobile o quello che desideri acquistare può rientrare nelle ipotesi trattate dal Decreto Casa? Affidati al nostro staff tecnico: scopri cosa possiamo fare per te!

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