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Bonus edilizi nel 2024: cosa cambia e quali sono i requisiti

bonus edilizi nel 2024

Il panorama dei bonus edilizi nel 2024 subisce una svolta drastica, con numerose agevolazioni in procinto di scadere o di subire tagli sostanziali.

Alcuni benefici perderanno validità entro dicembre, mentre altri saranno soggetti a riduzioni significative.

Vediamo cosa cambia, quali sono le detrazioni ottenibili quest’anno e come poterne usufruire.

Addio a sconto in fattura e cessione del credito

Una modifica sostanziale investe tutti i bonus edilizi nel 2024, in maniera trasversale.

Salutiamo per sempre lo sconto in fattura e la cessione del credito, salvo casi specifici e limitati. Da questo momento in poi, per poter beneficiare dei vantaggi fiscali, è essenziale soddisfare due requisiti fondamentali:

  • avere la disponibilità finanziaria per coprire i costi dei lavori o ottenere finanziamenti
  • avere un’imposta lorda sufficientemente elevata per compensare le detrazioni nel tempo.

Se quindi vuoi avviare qualsiasi lavoro di ristrutturazione, valuta attentamente le condizioni e i requisiti di ogni bonus edilizio.

Che fine fa il Superbonus?

Le modifiche al Superbonus sono sostanziali: la tanto agognata proroga non è arrivata, ma è stata invece approvata una sanatoria per i lavori avviati nel 2023. Il credito sarà riconosciuto se sono stati realizzati e asseverati entro il 31 dicembre 2023.

Per i nuovi lavori, iniziati nel 2024, la detrazione fiscale diventa invece del 70%, che scende ulteriormente al 65% per gli interventi dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025.

Il superbonus al 110% rimane invariato per gli interventi in zona sismica, fino al 2025.

Ma non è tutto. Si conclude la fase di massima agevolazione per villette e unità autonome: l’accesso ai benefici resta solo per gli edifici condominiali e quelli con due o quattro unità immobiliari.

Nel 2024 la plusvalenza è tassata

Una novità rilevante per il superbonus nel 2024 riguarda il caso della vendita dopo aver usufruito della detrazione.

Dal 1° gennaio 2024 viene applicata una tassazione del 26% sulla plusvalenza ottenuta dalla rivendita di una casa che è stata ristrutturata con il superbonus del 110%.

Questa imposta riguarda le spese non sostenute dal venditore ma finanziate dallo Stato, che hanno comunque contribuito a un significativo aumento del valore dell’immobile. L’obiettivo è evitare speculazioni legate al superbonus.

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Bonus barriere architettoniche solo sugli interventi specifici

Tra i bonus edilizi nel 2024, il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche rimane.

Ma nella normativa precedente, consentiva di beneficiare di uno sconto fiscale del 75%, da diluire su 5 anni, su molti interventi, compresi la sostituzione di infissi o il rifacimento dei servizi igienici. L’unica condizione richiesta era che venissero rispettati specifici requisiti di accessibilità.

Cosa cambia quest’anno? La detrazione rimane valida fino al 31 dicembre 2025, mantenendo gli stessi limiti di spesa, ma vengono introdotte restrizioni riguardo ai lavori ammissibili: saranno agevolati solo interventi su scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.

Ristrutturazioni e mobili spesa ridotta

Per il bonus relativo alle ristrutturazioni, la normativa attuale prevede lo sconto fiscale del 50% fino al 31 dicembre 2024, dopodiché la detrazione diminuirà al 36% alla fine dell’anno.

Collegato al bonus ristrutturazioni, è ancora attivo il bonus mobili, che consente una detrazione del 50% per chi acquista mobili ed elettrodomestici entro il 31 dicembre.

La novità del 2024 è nella spesa massima di 5000 euro, anziché gli 8000 precedenti.

Sisma bonus ancora attivo

Tra i bonus edilizi nel 2024, gli interventi di messa in sicurezza degli edifici, mirati alla riduzione del rischio sismico, prevedono ancora sgravi fiscali. È necessario che gli immobili siano in zona sismica 1, 2 o 3.

Gli sgravi consistono in una detrazione Irpef e Ires del 50%, confermata fino al 31 dicembre. La detrazione sale in percentuale in alcuni casi specifici:

  • 70% se l’intervento apporta un miglioramento di sicurezza di una classe di rischio
  • 80% se le classi di rischio sono due.

Ulteriori incrementi si hanno nel caso l’intervento riguardi tutto il condominio: 75% per una classe, 85% per due, da recuperare in 5 anni.

Cosa non cambia tra i bonus edilizi nel 2024

Gli interventi come l’installazione di una nuova caldaia o di infissi più efficienti, e in generale tutti quelli che contribuiscono a migliorare le prestazioni energetiche di un immobile, restano inalterati, con un ecobonus che va dal 50% al 65% in base al tipo.

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